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mercoledì 10 dicembre 2008

LA GRAFICA NEI MUSICAL - JESUS CHRIST SUPERSTAR/CATS - 2

ciao a tutti,
ecco il mio 2° post.
Dopo il primo in cui non sapevo cosa scrivere
ora mi sono fatto un'idea un p0' più precisa sulle cose da dire.
A riguardo del Musical in particolare vorrei soffermarmi
ora sulla creatività: il musical di solito nasce da una buona storia, possibilmente già esistente e famosa, così non serve una sceneggiatura.
In questo modo la gente si immedesima da subito e il musical ha successo. Poche volte la storia è inventata, quindi necessita di un processo creativo maggiore (dal punto di vista musicale e dei testi). Ma la storia deve essere veramente bella.
A proposito della "buona storia" mi viene in mente Jesus Christ Superstar, (la storia la conosciamo tutti).  Dal punto di vista creativo musicale e dei testi, ha avuto un impatto fortissimo nei giovani  (stiamo parlando degli anni '70), anni in cui la moda hippie andava per la maggiore.  È stato un modo per far conoscere la figura di Gesù.
Il musical, ed il film in seguito, furono costruiti con sonorità tipicamente Rock,
arrangiate in modo classico (da cui il sottotitolo di Rock Opera).
vi consiglio di ascoltare il cd o guardare il video del musical o del film.
Dal punto di vista grafico, la copertina del disco con i due angeli allo specchio: 
Design: Ernie Cefalu - Art Direction: Bill Levy  - Yellow House Studio. 1963 - http://www.yellowhousestudio.net
N.b: ho trovato in un libro un fregio tratto da "The Studio" (Charlie Rennie Mackintosh e Margaret Macdonald) molto simile, ma sarò più preciso la prossima volta.
A proposito: il design del manifesto originale di  CATS è stato realizzato dall'agenzia pubblicitaria Dewynters Plc London   http://www.dewynters.com/ 
Vi consiglio di visitare il sito.
Per ora è tutto. Al prossimo post.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Trovo che l'intenzione di trasmettere ai giovani valori sociali, politici, anche religiosi, usando i loro stessi linguaggi e costumi, sia un metodo efficace, divertente (da entrambe le parti) e fruttuoso per renderli partecipi interessati a queste tematiche.
Giusto l'altra sera camminavo per il centro città e, a proposito, c'era un gruppo di osservanti religiosi che proponeva nella piazza centrale un minimusical a sfondo cattolico ben rappresentato. Mi sono accorta che la maggior parte degli spettatori erano giovani, segno che la musica se ben utillizzata ha un forte potere magnetico e comunicativo.

Tommy ha detto...

Giustamente come ben dici la musica se usata bene
comunica molto.
A questo proposito però volevo dirti che dopo l'uscita del musical i due autori (Andrew Lloyd Weber, la musica e Tim Rice, i testi) furono accusati da alcuni esponenti ebraici di antisemitismo, per
la rappresentazione della folla che incita alla crocifissione.
Ciò nonostante il musical ebbe successo comunque.

Thomas

kiaradesign'88 ha detto...

Mmm interessante ciò che dici all'inizio a proposito del maggior coinvolgimento emotivo dato dalla conoscenza del testo dell'opera rappresentata.
Non ci avevo mai fatto caso...
Non ho molta cultura in tale campo...però mi viene in mente "Notre Dame de Paris", in cui in effetti gran parte della sceneggiatura viene a mancare...dal punto di vista denotativo almeno...
Mi piacerebbe sapere altre chicche di questo tipo...

Tommy ha detto...

Grazie per aver citato Notre Dame de Paris, l'avrei
citato nei prossimi post.
Il successo di questo musical secondo me non sta nella storia, ma nell'allestimento scenografico, nelle musiche, nei testi (che tra l'altro in originale erano in francese e poi sono stati tradotti fedelmente da Pasquale Panella, quello che ha scritto i testi per le canzoni di L. Battisti.)
Credo che la maggior parte della gente abbia visto il musical e poi abbia magari letto il romanzo di Victor Hugo da cui è tratto il musical.
Quindi in questo caso la trasposizione teatrale ha fatto in modo di far conoscere uno dei romanzi più famosi di metà ottocento (1831). Il romanzo infatti oltre a raccontare la storia di Esmeralda e Quasimodo è il risultato di un grandioso affresco della società dell'epoca ovvero il quindicesimo secolo (il periodo in cui si svolge è il 1482).